Vogliamo rivolgerci a tutte quelle persone affette da patologie invalidanti che, oltre a non poter raggiungere lo Psicologo nel suo studio, si trovano ad affrontare complesse dinamiche personali o familiari dovute/complicate/esasperate dalle loro condizioni fisiche.
Ci rivolgiamo a malati oncologici, persone colpite da ictus, persone che hanno subito incidenti di varia natura e portatori di gravi disturbi psicologici di evitamento.
Il vissuto della malattia spesso coinvolge anche il sistema familiare. Per questo motivo, laddove ve ne sia la necessità, il servizio si prefigge di prendere in carico anche i familiari o le figure di riferimento coinvolte.
Vogliamo rivolgerci a tutte quelle persone che hanno in casa bambini piccoli o anziani non autosufficienti. In questi casi, spostarsi dalla propria abitazione e di conseguenza richiedere l'aiuto di una tata o di una badante, può risultare difficoltoso e oneroso.
Ci rivolgiamo a madri, padri, nonni, zii e figli che sentono di aver bisogno di un supporto psicologico ma che vengono ostacolati da impedimenti organizzativi ed economici.
Vogliamo rivolgerci agli italiani all'estero (lavoratori, studenti, ricercatori, erasmus, ecc.) che, seppur inseriti e integrati in una cultura diversa dalla propria, sentono necessario esprimere i propri stati interni attraverso l'insostituibile lingua-madre.
Il servizio di consulenza psicologica su Skype sacrifica l'idea di "setting", tentando di adattare il proprio intervento ai bisogni e alle necessità dei singoli individui che talvolta, non trovano risposta nei servizi presenti sul territorio.
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